Iniziamo alcune considerazioni sulla leva finanziaria.
Tralasciano i sofismi con il quali si lavora, lo sviluppo di un portafoglio di Trading systems su futuers, segue spesso questi passi.
I Passi che non tengono conto della leva finanziaria
Si creano N sistemi (o si ottengono da colleghi) su vari sottostanti (tutti futures solitamente). Non ci si preoccupa di nulla, tranne che l’average trade sia capiente e che il sistema non presenti nel passato draw down troppo alti. Tutti sistemi non scritti il giorno prima ma con almeno qualche mese di real money, a confermarne la presunta robustezza.
Ora ci si dedica a trovare metodi di validazione che ci dicano se quello che abbiamo creato o recuperato è “robusto”, senza forse poter mai capire cosa significa robusto.
Si passa al proprio aggregatore di equity line, si comincia a metterli insieme, cercando a posteriori di vedere quelli che si “incastrano” meglio. Più i draw down storici e medi calano e meglio è. Questo lo metto e questo lo tolgo.
Si condisce tutto con metodi di rotazione, equity control e ogni altra diavoleria. Perché i sistemi si rompono, lo sappiamo, e quindi bisogna avere dei criteri gestirli.
Alla fine di questo lavoro il Draw down storico su una decina d’anni è bassissimo, i rendimenti stratosferici, i soldi per i margini li abbiamo e il nostro frullato è pronto.
I risultati
Vediamo un esempio di un portafoglio costruito come descritto a Dicembre 2018, composto di una trentina di sistemi, che spaziano da index futures, materie prime a obbligazionario, con logiche trend follower, reversal, bias, intraday, multi day e chi più ne ha più ne metta, perchè la diversificazione è la chiave. Non che non lo sia, ma non basta.


Le considerazioni
Una meraviglia. Anni con guadagni nell’ordine di 150.000 euro a 200.000 euro con qualche anno dove il guadagno si riduce a “solo” 100.000 euro.
Quanto denaro serve per tradare questo portafoglio? Siamo cauti, anche se questi sistemi non entrano mai in posizione tutti insieme, prendiamo la somma di tutti i margini richiesti dai sistemi, che in questo caso è 223.000 Euro. Il nostro draw down storico è di “ben” 15.000 euro, consideriamo almeno di doppio di questo valore.
223.000 Massima esposizione margini + 30.000 Max DD =253.000. Prendiamoci larghi e facciamo 260.000.
Abbiamo costruito un portafoglio che consente di mettere sul piatto 260.000 euro, di rischiarne solo 30.000, e quando va male mi devo accontentare del 50% l’anno. Certo ogni tanto devo anche sopportare mesi negativi che arrivano addirittura a 6000 euro, ce ne faremo una ragione.
Scusate il sarcasmo su queste considerazioni sulla leva finanziaria, i seguenti lo saranno meno. Volevo solo trasmettere come questo tipo di risultato sulla carta sia completamente inverosimile. E anche solo l’incoerenza tra rischio e rendimento, dovrebbe suggerirci di buttare tutto nel cestino.
Nei prossimi articoli cercheremo di analizzare in dettaglio questo portafoglio e svelare quale è stato il suo comportamento dopo la creazione, nel periodo 2019 fino a giorni nostri e perché.