Sell in may and go away e’ forse uno dei motti più conosciuti in ambito finanziario. Ha un fondamento? E ne ha in particolare per un trader sistematico?

Utilizziamo alcune logiche che noi definiamo “ataviche”, ovvero semplici trading systems che funzionano su Azioni sia italiane, che europee e anche americane.

Funzionare inteso come produrre una equity line cumulata di portafogli molto estesi che sale in modo sostanzialmente regolare e costante, al lordo di costi. Ben diverso da dire che funzionano su tutto. Tanto per essere chiari e perché chi legge non sia indotto a pensare che possediamo qualche formula magica.

Cosa emerge?

Le logiche di medio/lungo periodo evidenziano performance storiche (partendo dagli anni 80) con una marcata difficoltà nei mesi di maggio e in giugno.

Analizzando logiche più di breve periodo, sia long che short, fino anche all’operatività intraday, le difficoltà estive si attenuano, ma rimangono estremamente marcate nel mese di Giugno.

Il fatto che la bassa resa emerga indipendentemente dalla direzione nella quale i sistemi operano (long o short) e dal trend di fondo non ci consente di capire esattamente cosa generi questo fenomeno. Non possiamo però ignorarlo nei nostri portafogli.

E se arriva l’estate outlier della vita? E’ possibile ovviamente, nel caso speriamo che il resto del portafoglio ne benefici in qualche modo comunque. Consapevoli di aver in ogni caso fatto la scelta migliore in termini di gestione del rischio a fronte di una evidenza statistica.

Mi è molto difficile inserire in un codice regole del tipo, compra il lunedì e vendi il mercoledì su un singolo mercato, (i cosiddetti sistemi basati su bias), semplicemente perché nel passato c’è una effettiva rispondenza a questa regola.

Meno ostico mi risulta inserire regole che vadano a gestire l’esposizione di mercato in base ad una evidente difficoltà estiva, senza che questa diventi un pilastro dell’operatività del portafoglio nel suo complesso.

Market Briefing: analisi e scenari con Davide Biocchi

Questo tema è stato approfondito da Marco durante la sua partecipazione al quotidiano Marker Briefing condotto da Davide Biocchi, in collaborazione con Directa SIM.

Partendo da un semplice codice che opera solo long, Marco ha sondato, mediante l’analisi della performance mese per mese, la costanza dei risultati durante i vari periodi dell’anno, su panieri azionari europei e americani. L’obbiettivo è quello di trarre qualche spunto sistematico su cui poi tarare l’operatività in real money.

Cliccando su questo link è possibile vedere la registrazione della diretta.

Buona visione!

Facebook
Twitter
LinkedIn
Telegram

Lo studio dei mercati è un cammino senza un punto di arrivo: l’ingenuità degli esordi si arricchisce, prima di consapevolezza e conoscenza, poi di confusione e complessità. Solo il ritorno alla semplicità degli inizi, impreziosita dall’esperienza vissuta, consente di proseguire il percorso, consapevoli di non poter sapere mai del tutto cosa sia giusto fare, ma con la certezza di aver capito cosa sia sbagliato.

POST RELATIVI

Lascia un commento